Nell’ultimo post della rubrica digital di V&M, abbiamo parlato della necessità di contrastare gli stereotipi legati alla costruzione dell’identità digitale, facendo particolare riferimento a quella femminile: nonostante i social media possano incoraggiare la cosiddetta auto-/oggettificazione sessuale, sono anche un luogo in cui le persone possono decidere in che modo presentarsi agli altri e sfidare gli stereotipi.
Quando questo avviene si parla di empowerment, ovvero il percorso per diventare consapevoli del proprio valore, potere e della propria autonomia decisionale.
I social media possono essere fonte di empowerment sia in quanto luogo per l’espressione della propria identità personale, sia come ambiente adatto alla creazione di community e safe-spaces. In questo senso, pubblicare foto e selfie del proprio corpo nudo, anche non aderente agli standard canonici (ad esempio, non depilato o non magro) promuove l’empowerment perché ci consente di acquisire un ruolo attivo nella nostra espressione come esseri unici e liberi.
Quando si sceglie di utilizzare questi contenuti per reclamare il proprio spazio nella società e mettere in discussione stereotipi tossici, si parla di un tipo di attivismo detto “empowering exhibitionism” (esibizionismo).
Inoltre, pubblicare foto del proprio corpo può diventare anche una sorta di pratica terapeutica per imparare a conoscersi, esplorarsi e accogliersi nella propria mutevolezza. Questo può portare a contribuire a diffondere una cultura positiva nei confronti del corpo e della sessualità.
Dato che non tutt* si sentono a proprio agio con il rispettivo corpo, nessuno deve sentirsi obbligat* a pubblicare foto, ma è importante non giudicare negativamente chi decide di farlo e sostenere la loro scelta di auto-rappresentarsi, anche come esseri sessuali. Per questo, nel prossimo post, parleremo delle conseguenze dell’hate speech online e di auto-censura.
Fonti:
-Tiidenberg, K. (2014). Bringing sexy back: Reclaiming the body aesthetic via self-shooting. Cyberpsychology: Journal of Psychosocial Research on Cyberspace, 8(1).
-Tiidenberg, K. (2019). Playground in memoriam: missing the pleasures of NSFW tumblr. Porn Studies, 6(3), 363-371.
doi:10.1080/23268743.2019.1667048
-Döring, N. M. (2009). The Internet’s impact on sexuality: A critical review of 15 years of research. Computers in Human Behavior, 25, 1089-1101. http://dx.doi.org/10.1016/j.chb.2009.04.003